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n.5

La porta nascosta

Quaderno
Pubblicato il: Maggio 2001

Indice:

Prefazione ………………………………………………………………..  p.3
Trascrizione ………………………………………………………………  p.4
Ostana: le frazioni. S. Antonio ……………………………………..  p.5
Il pascolo di Cugnum Demimzono: i confini con Barge …….  p.40
Notizie dal museo ……………………………………………………….  p.46
Le vëlhà …………………………………………………………………….  p.48
I coltivi. Le rape …………………………………………………………..  p.72

Prefazione:

Arrivando ad Ostana, un visitatore può notare il municipio, la chiesa parrocchiale, le cappelle delle frazioni, ma certamente non l' "Ui d(ë) rèire", la porta sul retro, che pure esiste. Se, incuriosito, si mettesse a cercarla, probabilmente dovrebbe chiedere a più di un ostanese per riuscire ad avvicinarsi ad essa e, per identificarla con precisione, dovrà trovare qualcuno disposto ad accompagnare questo "strano signore", che, chissа perchè, è così interessato all' "Ui d(ë) rèire". Si stupirà poi nel constatare che non si tratta di un portone di legno, ma di una distesa di prati in dolce declivio.
A questo punto potrà tornare sui suoi passi spazientito per aver perso tempo inutilmente, "perchè non c'era proprio nulla da vedere", oppure domandarsi (e domandare al suo accompagnatore ) il perchè di tale denominazione. Se sceglierà la seconda strada, forse scoprirà che non ha buttato via il suo tempo: potrà dire di aver veramente visitato un paese e non solo osservato la sua bellezza estetica.

Con questa breve introduzione, abbiamo voluto ispirarci ad un toponimo locale per fornire un'immagine eloquente del nostro approccio alla conoscenza della cultura di questa terra. Per entrare veramente nel mondo di Ostana è necessario individuare il suo "Ui d(ë) rèire", la sua porta nascosta.
E' un passo indispensabile per accedere agli ampi spazi culturali spesso dimenticati e considerati di second'ordine dalla ricerca tradizionale, quella della porta principale. L'accesso alla nascosta porta sul retro è consentito solo grazie all'indicazione ed alla guida di persone che lo conoscono bene; non ci conducono ad esso nè mappe nè trattati. La nostra è dunque una ricerca possibile solo all'interno di una relazione in cui nascono e crescono la fiducia reciproca e il desiderio di condividere un patrimonio culturale che si ama.

Così nelle pagine che seguono, nelle sale del museo e lungo i percorsi delle antiche vie comunali troverete i volti, le espressioni e le musiche di tutti coloro che ci hanno fatto il dono di condurci alla porta nascosta e di aprirla con noi.

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