q-9

n.9

Ëntramëntìë

Quaderno
Pubblicato il: Maggio 2005

Indice:

Prefazione …………………………………………………………………………………………………………………..  p.3
Trascrizione …………………………………………………………………………………………………………………  p.4
Për bouneur i soun tournò: la guerra vissuta in prima persona.
Le testimonianze di alcuni reduci ostanesi ……………………………………………………………………  p.5
Minà: bambini ……………………………………………………………………………………………………………  p.31
Për lh’ourbèt l’èrbo stélo: curarsi con le erbe a Ostana (2ª parte) ………………………..  p.43
Ponço vùëdo vol carcozo, ponço pieno vol rëpos
! Il cibo ad Ostana (2ª parte) …  p.61

Prefazione:

... ëntramëntìë, nel frattempo che Maselo muove i primi passi nel couròou assistita dalla sorella Delino, il papà, ritornato dal fronte, può nuovamente occuparsi delle attività di famiglia.
Siamo nel 1941. Sono cessate le ostilità sul fronte greco-albanese, ma sul fronte russo l'Italia di Mussolini è già parte attiva alle operazioni con il C.S.I.R. (corpo di spedizione italiano in Russia). Allo stesso, dal 9 luglio 1942, subentrerа l'ARM.I.R (armata italiana in Russia), della quale fa parte il corpo d'armata alpino. I due conflitti causarono la perdita di venti giovani di Ostana. Altri trentatrè perirono nella guerra 1915-1918. Nel giro di pochi decenni la comunità veniva duramente colpita nelle sue forze vitali. Pur se scossa, la popolazione continuava comunque nella sua quotidianità: il lavoro nei campi, l'accudimento degli animali, i lavori stagionali salariati... e, ëntramëntìë, provvedeva al proprio sostentamento alimentare con prodotti in gran parte locali e rimediava, il più delle volte 'in proprio', ai malanni di uomini e bestie utilizzando, con opportuni accorgimenti, ciò che natura offriva.

La guerra, la medicina popolare, il cibo, la nascita e i primi anni di vita sono gli argomenti che documentiamo in questo 9° Quaderno.
Come sempre si tratta in gran parte di testimonianze dirette, attinte a quel grande patrimonio che si è soliti definire in più modi: cultura materiale, popolare, locale; 'contadinerie', secondo l'approssimativa definizione di alcuni.
Per noi -ribadiamo ancora una volta- è il vissuto di una comunità di cui ci sentiamo parte e di cui andiamo orgogliosamente fieri. Il ricorrere al 'parlato' al fine di documentare, trasmettere e contribuire a rimuovere dall'oblio tale ricchezza costituisce per noi uno stimolo continuo. Almeno fino a che le condizioni naturali ce lo permetteranno.

Come appare evidente dalle pubblicazioni via via susseguitesi, continuiamo ad utilizzare per la trascrizione dei testi in occitano di Ostana le norme grafiche a suo tempo indicateci dal Prof. Arturo Genre, docente di Fonetica Sperimentale - Facoltà di Lettere e Filosofia presso l'Università di Torino.
La concomitanza con l'uscita del 1° Quaderno, ci ha privati della sua guida e della sua autorevole e critica revisione dei testi.
Pertanto, da modesti discepoli non proprio diligenti  e metodici siamo incorsi, e probabilmente incorreremo ancora, in mancanze ed imprecisioni.
Errori insomma, di cui chiediamo venia ai lettori. D'altronde, si sa, il dilettantismo pecca spesso di scientificità, pur se supportato da autentica passione. Nonostante ciò, continueremo, anche per il futuro, ad utilizzare esclusivamente tale metodo di trascrizione. E, ëntramëntìë, continuiamo.

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