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Dal Quaderno di Ostana n. 2, pag. 5
La denominazione Champanho rimanda a chomp, campo o, meno verosimilmente, a campanho, quest’ultima riferita alla lontananza della località dal capoluogo ossia “in campagna”; ma come in altri casi, la sua decifrazione è ardua e rimane dubbiosa. Il termine, pur essendo di uso comune tra la popolazione, non trova riscontro sui fogli di mappa del comune di Ostana.
Per una distinzione specifica con l’omonima zona confinante e compresa sul comune di Crissolo, viene utilizzata la locuzione Champanho dë Oustano.
Fanno parte di questa porzione di territorio le seguenti borgate: I Ras (Borgata Raso), I Bodo (Borgata Boda), I Martin<7em> (Borgata Martino). La prima deve probabilmente la sua denominazione al cognome Raso tuttora ivi diffuso; borgata Raso rappresenta il più importante agglomerato abitativo del territorio di Ciampagna. Inoltre è bene tener presente che la frazione nel linguaggio comune della gente si indentifica con la borgata I Ras.
L’etimologia de I Bodo, invece, è incerta; la borgata si raccoglie lungo la vecchia strada denominata sul Fogli di Mappa “Strada Comunale di Ciampagna”. I fabbricati che la costituiscono sono per lo più in stato di abbandono e degrado.
I Martin infine si sviluppano lungo il forte pendio a monte della Strada Comunale Bodo-D’fountane. La borgata, che presenta un buon numero di fabbricati, è raggruppata attorno a due nuclei così denominati: Couston a valle e Lourens a monte.
La Vio d’la Mizoun Bioncho (Strada Vicinale della Casa Bianca) era utilizzata un tempo come collegamento con il fondovalle. Il tracciato, delimitato in più punti da accumuli pietrosi, segue la dorsale che dalla cappella della Madonna del Buon Consiglio giunge ai ruderi dell’abitazione citata e da qui, zigzagando, alla Rocho dal Prèire (Roccia del Prete; denominazione dovuta secondo alcuni alla curiosa forma assunta dall’ammasso roccioso, a guisa di cappello utilizzato dai sacerdoi; a tré duççe). Attraversa quindi il Gìat e sul territorio di Crissolo si biforca: a monte un viottolo, che si inerpica serpeggiando su un ripido pendio boscoso, porta al santuario di San Chiaffredo e, a valle, un sentiero dapprima pianeggiante e poi su dorsale, raggiunge la provinciale Paesana – Crissolo nei pressi del Bivio di Ostana.