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n.14

I gri grì chantavën

Quaderno
Pubblicato il: Maggio 2010

Indice:

Prefazione…………………………………………………………………………………..……………. pag 3
Trascrizione……………………..…………..………………………………………………………….. pag 4
Quì ò dë beni fai dë fën: Chi ha dei prati fa del fieno.………………………….………… pag 5
Drujjo e tëruc: Letame e terriccio…………………….……………………………………..….. pag 7
L’é ouro dë tacà i fën: È tempo di iniziare la fienagion ……..……………..…….……. pag 21
Avén dë fën për tèro: Abbiamo del fieno falciato……………………………..………….. pag 53
Lh’ò ëncà carcozo da fa: Abbiamo ancora qualcosa da fare ……………………..… pag 83
Lou fën é ëntà fënìëro: Il fieno è nel fienile…………………………………………………. pag 93
Sìavën fin amoun isu: Falciavamo su di la …….………………………………………….. pag 103
…e i gri grì chantavën!: …e i grilli cantavano ………..………………………….…..…. pag 115
Lou fën dë lh’àoutri: Il fieno altrui………………………..………………………………….. pag 119
Avéou dë fën da vënde?: Avete del fieno da vendere?………………………..……… pag 131
Dë l’ëstonto içài: Dagli anni settanta in poi …………..…………………….………….. pag 137

Prefazione:

“L’éro tout ën jardin” si sente ripetere ancora oggi e in tante occasioni. Il territorio era dunque un grande giardino quando le attività agricole costituivano il principale sostentamento della popolazione.
Allora – fino alla fine degli anni ’60 – il territorio era curato in tutti i suoi aspetti: i canali di irrigazione tenuti efficienti, i muri di sostegno periodicamente sistemati, gli alberi regolarmente potati, i prati sfalciati e i campi coltivati. Non c’erano recinzioni se non agli orti, l’ambiente era un unico, grande e bellissimo giardino grazie al lavoro e alla fatica degli uomini e delle donne di Ostana.
Ci si recava in ogni prato vicino o lontano da casa parecchie volte nel corso di un anno, si lavorava perchè tutto fosse in ordine e nella bella stagione, in particolare durante la fienagione, si sentivano i grilli – i gri grì – cantare. Il loro canto, simbolo della bella stagione, è tuttora impresso nella memoria dei nostri testimoni.
Oggi l’abbandono e lo spopolamento hanno fatto si che la natura avesse il sopravvento, il giardino di un tempo è diventato un bosco, gli animali selvatici devastano le praterie e noi assistiamo ormai quasi impo tenti a questo cambiamento rimpiangendo la bellezza di quel paesaggio che non c’è più.

Abbiamo descritto in modo particolareggiato le tradizionali operazioni agricole per la produzione del foraggio ossia della fienagione, sia per valorizzare la ‘storia’ locale sia per salvaguardare la memoria di chi, con il proprio lavoro, faceva si che Ostana fosse “tout ën jardin”.

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