Associazione Culturale I Rënèis – Ostana (CN)

Prefazione:

Sono ormai passati vent’anni da quando si è costituita l’associazione
I Rënèis ed è sorto il Civico Museo Etnografico di Ostana.
Pieni di energia e di voglia di fare, ci siamo lanciati nella scommessa
di testimoniare e salvaguardare la cultura di Ostana in tutte le sue sfaccettature.
Con questo scopo abbiamo gestito il Civico Museo Etnografico di
Ostana, pubblicato i “Quaderni del museo”, ripristinato le antiche strade
di Ostana, le abbiamo arricchite con segnaletica e pannelli didattici e
proposte al pubblico.
Tutto questo è stato possibile soprattutto grazie alla disponibilità
della gente di Ostana: è stata la gente di Ostana a donare o prestare gli
oggetti che sono esposti nel Civico Museo Etnografico, a raccontarci le
proprie esperienze che sono sfociate nei testi dei “Quaderni” e a rendere
disponibili vecchie fotografie e documenti, ad aiutarci e supportarci
quando abbiamo lavorato per rendere agibili le antiche Vie d’Oustano.
Guardando indietro al lavoro svolto, siamo certi di aver contribuito
alla salvaguardia e diffusione della nostra cultura.
Il “Civico Museo Etnografico” di Ostana è stato, ed è, apprezzato
dagli Ostanesi e dal pubblico; i “Quaderni del museo” vogliono rappresentare
una sorta di “banca dati” per chi vuole avvicinarsi e comprendere
quella che era un tempo la vita del paese; le antiche strade comunali
che collegavano le frazioni, che con fatica, decespugliatori e motoseghe
alla mano, abbiamo reso agibili vent’anni fa, oggi, con costanti opere
di mantenimento, possono essere percorse dai turisti; i pannelli didattici
previsti dal progetto “Museo e Territorio”, posizionati lungo i percorsi,
aiutano gli escursionisti a comprendere l’utilizzo tradizionale del territorio,
aprendo a un confronto tra il presente e il passato.
Oggi, con questo quaderno, intendiamo proseguire il lavoro intrapreso
vent’anni fa approfondendo la ricerca sulla cultura di Ostana e
cercando di coniugare il recupero delle tradizioni locali con la proposta
di un futuro possibile, continuando a “dëscoùëre a nousto modo”.
I Rënèis